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LA QUINTANA CYBEA E LE RIEVOCAZIONI STORICHE

L’associazione “DUCATO DI MASSA®”, ha lanciato un programma pluriennale che utilizza il nome della manifestazione principale come marchio che sintetizza un modo di essere, di porsi, di riflettere: “QUINTANA CYBEA®”: COME PERCORSO E FILOSOFIA DI VITA, attraverso il quale rilanciare la conoscenza della Storia locale, in chiave più moderna e più accessibile al grande pubblico, grazie a un altro modo di raccontarla (ricorrendo all’approfondimento, alla tutela e alla salvaguardia sia attraverso la ricerca e la lettura delle fonti, sia attraverso il ricorso alle arti performative) e grazie ad alcuni messaggi comunicazionali attorno all’idea e alla volontà di incamminarsi su sentieri nuovi per la manifestazione storica con l’apertura di numerosi “cantieri”.

Ma perché ciò possa avvenire c’è necessità di conoscere approfonditamente la storia della città, in modo particolare, quella relativa al periodo che si vuole raccontare e rappresentare: il periodo legato al governo, sulle città di Massa e di Carrara, della dinastia dei Cybo-Malaspina (dal 1557 al 1829).

L’Obiettivo Strategico è mirato a trasferire la conoscenza della storia locale alle nuove generazioni: rappresentando il presente; facendo conoscere il passato: la storia, per trarre insegnamenti e conoscenza (attraverso la lente dei contenuti derivanti dalla storia); immaginando insieme il futuro del territorio e delle persone che lo abitano, che lo vivono o che lo percorrono in quanto “viaggiatori” e avviando un “percorso identitario” che è alla base della riscoperta del “genius loci” e del “senso di appartenenza” al proprio territorio.

Numerosi “Cantieri di lavoro” sono stati aperti dall’Associazione relativamente al Patrimonio culturale “materiale” e “immateriale”, riguardante la più consistente “fase storica”, con la presenza di Alberico I (Marchese e poi Principe di Massa; Sovrano e poi Marchese di Carrara) e della “Dinastia dei Cybo-Malaspina” che da lui prende l’avvio.

Tale fase, considerata l’epoca storica più importante e la più rintracciabile ancora oggi sul territorio, in termini quantitativi e qualitativi (materiali e immateriali), ha caratterizzato profondamente i territori di Massa e di Carrara (dal Tardo Rinascimento – a partire dalla “posa della prima pietra” delle due “città-stato”: “Carrara Nova” 10-05-1557 e “Massa Nova” 10-06-1557 e, successivamente, con il Barocco e l’Epoca “Moderna”, fino al 1829.

Grazie all’azione intrapresa da Alberico I e proseguita dal nipote Carlo I e dal di lui figlio: Alberico II Cybo-Malaspina. Durante il Governo di quest’ultimo, Massa divenne Ducato e Carrara Principato. Fu sotto Alberico I (Principe) che la città fu eletta dall’Imperatore del Sacro Romano Impero: “Massa Città Imperiale”.

I nostri costumi storici si richiamano al periodo tra il Tardo Rinascimento e il Barocco, nei quali Massa, in origine Marchesato, divenne poi Principato e successivamente Ducato.

Le fasi, maggiormente studiate con la ricerca delle fonti e più rappresentate attraverso le arti performative, partono dalla posa della prima pietra della città di Massa Nova (Marchesato) (1557) fino al riconoscimento del “Principato”: 23 agosto 1568 e arrivano, in taluni casi, fino al riconoscimento del “Ducato”: 5 Maggio 1664.

E’ a partire dalla costruzione nel 1557 delle nuove mura delle due città e con la realizzazione dei due impianti urbanistici, ispirati entrambi alla “Città ideale”, che i due centri storici mantengono tuttora (se pur con alcune modifiche, non sempre coerenti, apportate nei secoli) una grande quantità di patrimonio materiale e immateriale relativo al periodo interessato, e da noi scelto, per raccontare la storia locale attraverso “studi” e “arti performative” dal periodo identificato con quello del “Tardo Rinascimento”.

Tale periodo riesce, meglio degli altri, sul piano locale, a condurci, in quanto soggetto promotore e attuatore, verso il ragionamento che vogliamo sostenere.

Riesce in sostanza a far intravedere (anche nel confronto con altri “patrimoni culturali, immateriali, intangibili e viventi”, sia quelli da noi incarnati, sia quelli realizzati, in altri periodi storici e in altri luoghi, da altri soggetti toscani e italiani) come le manifestazioni storiche siano divenute, oggi, nuovi soggetti patrimoniali.

A cominciare dalla nostra manifestazione storica la “Quintana Cybea®” e proseguendo con circuiti e reti realizzate dalle manifestazioni e rievocazioni storiche italiane e regionali), il nostro essere soggetti molto attivi e pregnanti, ha contribuito a creare di fatto un “nuovo soggetto patrimoniale” (patrimonio culturale: materiale e immateriale), imprescindibile “dall’identità di ognuna delle comunità coinvolte” e un grande “valore aggiunto” per tutte.

La presenza della nostra Rievocazione Storica (che ha operato, con molto impegno, per molti anni all’interno della Federazione Italiana Giochi Storici) oggi impegnata (con altrettanto impegno) all’interno dell’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche (A.T.R.S.), ha consentito di dotarsi di obiettivi ancora più strategici, rispetto al passato, e di avviarsi verso percorsi che puntano alla candidatura per il riconoscimento e l’inserimento nelle Liste dell’UNESCO, sia della rievocazione storica della “Quintana Cybea®”, sia della rete regionale A.T.R.S.

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