LA QUINTANA CYBEA® E LE RIEVOCAZIONI STORICHE
L’associazione “DUCATO DI MASSA®”, ha lanciato un programma pluriennale che utilizza il nome della manifestazione principale come marchio che sintetizza un modo di essere, di porsi, di riflettere: “QUINTANA CYBEA®”: COME PERCORSO E FILOSOFIA DI VITA, attraverso il quale rilanciare la conoscenza della Storia locale, in chiave più moderna e più accessibile al grande pubblico, grazie a un modo altro di raccontarla (ricorrendo alla ricerca, alla tutela e alla salvaguardia ma anche l’utilizzo delle arti performative) e grazie ad alcuni messaggi comunicazionali, attorno all’idea e, conseguentemente, alla volontà di incamminarsi su sentieri nuovi per la manifestazione storica, con l’apertura di numerosi “cantieri”. Affinché ciò possa avvenire richiede di conoscere approfonditamente la storia della città, in modo particolare quella relativa al periodo che si vuole raccontare e rappresentare.
L’Obiettivo Strategico è mirato a trasferire la conoscenza della storia locale alle nuove generazioni: rappresentando il presente; facendo conoscere il passato: la storia, per trarre insegnamenti e conoscenza; immaginando insieme il futuro del territorio e delle persone che lo abitano, che lo vivono o che lo percorrono in quanto “viaggiatori” (attraverso la lente degli insegnamenti derivanti dalla storia) e avviando, al tempo stesso, un “percorso identitario” che viene posto alla base della riscoperta del “genius loci” e del “senso di appartenenza” al proprio territorio.
Numerosi “Cantieri di lavoro” sono stati aperti dall’Associazione relativamente al Patrimonio culturale “materiale” e “immateriale”, riguardante la più consistente “fase storica” con la presenza di Alberico I (Marchese e poi Principe di Massa; Signore e poi Marchese di Carrara) e degli anni di governo della “Dinastia dei Cybo-Malaspina” che da lui prende l’avvio.
Grazie all’azione intrapresa da Alberico I e proseguita dal nipote Carlo I e dal di lui figlio: Alberico II Cybo-Malaspina, Massa divenne Ducato e Carrara Principato. Fu sotto Alberico I (Principe di Massa) che la città fu eletta dall’Imperatore del Sacro Romano Impero: “Massa Città Imperiale”.
Si tratta dell’epoca storica più importante e più rintracciabile ancora oggi sul territorio, in termini di patrimoni storico-culturali materiali e immateriali, sia quantitativi sia qualitativi, che caratterizzano profondamente i territori di Massa e di Carrara (dal “Tardo Rinascimento” – a partire dalla “posa della prima pietra” delle due “città-stato”: “Carrara Nova” 10-05-1557 e “Massa Nova” 10-06-1557, fino al “Barocco” e nell’ “Epoca “Moderna”, fino al 1829, quando la dinastia vede la fine come governo dei due Stati, poiché passeranno sotto gli Estensi di Modena (divenendo Provincia Modenese, unitamente a Reggio Emilia, che segue analogo percorso).
I nostri costumi storici si richiamano al periodo tra il Tardo Rinascimento e il Barocco, nei quali Massa, in origine Marchesato, divenne Principato. Le fasi maggiormente rappresentate attraverso le arti performative partono dalla posa della prima pietra della città di Massa Nova (Marchesato) (1557) fino al riconoscimento del Principato: 23 agosto 1568 e arrivano, in alcuni casi, fino al riconoscimento del Ducato: 5 Maggio 1664.
E’ a partire dalla costruzione nel 1557 delle nuove mura delle due città e con la realizzazione dei due impianti urbanistici – che i due centri storici mantengono tuttora (se pur con alcune modifiche, non sempre coerenti, apportate nei secoli) – che il periodo interessato, da noi scelto, per raccontare la storia locale attraverso le “arti performative”, si identifichi maggiormente con il periodo del “Tardo Rinascimento”.
Tale periodo riesce, meglio degli altri, sul piano locale, a condurci verso il ragionamento che vogliamo sostenere e a far intravedere (anche nel confronto con altri “patrimoni culturali, immateriali, intangibili e viventi”, quali quelli da noi pure rappresentati, realizzati in continuità localmente in altri periodi storici e/o in altri luoghi toscani e italiani), su come le manifestazioni storiche siano divenute (a cominciare dalla nostra manifestazione storica la “Quintana Cybea®” e dalle reti e circuiti realizzati dalle manifestazioni e rievocazioni storiche italiane e regionali) un “soggetto molto attivo e pregnante”, che ha contribuito a creare di fatto un “nuovo soggetto patrimoniale” (culturale: materiale e immateriale), imprescindibile dall’identità di ognuna delle comunità coinvolte e un grande “valore aggiunto” per tutte.
La presenza della nostra Rievocazione Storica (che ha operato per molti anni all’interno della Federazione Italiana Giochi Storici), oggi fortemente impegnata all’interno dell’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche (A.T.R.S.), ha consentito di dotarsi di obiettivi ancora più strategici, rispetto al passato, e di avviarsi verso percorsi che puntano alla candidatura per il riconoscimento e l’inserimento nelle Liste dell’UNESCO, sia della rievocazione storica della “Quintana Cybea®”, sia dell’intera rete regionale A.T.R.S.